Si parla tanto di una reintroduzione del bestiame e dell'agricoltura in generale in Cadore, spesso a sproposito.
Una opportunità che avremmo potuto avere e che ci stiamo giocando è quella introdotta nelle montagne nelle Marche e in altre regioni del centro Italia. Qui gli allevatori per svincolarsi dalle industrie lattifere che pagano una miseria l'allevatore per rivendere a prezzi esorbitanti (quando non comprano direttamente latte dell'Est) si erano inventati un "distributore" del latte fresco: una specie di macchina self-service che ti rivendeva il latte DI CASA TUA, quello della LOLA ma per davvero, che puoi andare a farle i complimenti il pomeriggio se ti è piaciuto, perchè dev'essere venduto entro le 48 ore e quindi non può arrivare dalla Romania.
Così si potevano realizzare guadagni un po' più elevati per i produttori e un notevole risparmio per i consumatori, oltre alla certezza di avere un prodotto di qualità, controllabile direttamente.
Ma qualcuno ha deciso che le macchine andavano sequestrate perchè devono sottostare ai controlli metrici (come le pompe di benzina). O meglio, perchè pestavano i piedi alle industrie, visto che il vino sfuso non è soggetto a questi controlli, nè le bibite al bar, che possono costare il prezzo che decide il barista per la quantità che vuole lui, con quanto ghiaccio sembri opportuno.
Gli allevatori hanno pubblicato una lettera sul blog di Grillo
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]e si stanno raccogliendo firme per una petizione
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]mi rimetto al vostro senso civico e alla vostra voglia di venire alla mia festa di laurea
, visto che la tesi si sarebbe dovuta svolgere proprio sui distributori!!